San Leonardo è una frazione molto prossima al centro storico di Guardiagrele e ben presente a tutti i guardiesi. Eppure si sa molto poco della sua storia e del suo nome, quello di un santo molto presente in toponomastica ma attualmente poco ricordato dai fedeli. Proviamo a colmare qualche lacuna.
Questa volta parliamo di San Leonardo, frazione di Guardiagrele, e del santo da cui prende il nome. Dalle nostre parti si conosce abbastanza la località e poco il santo. Altrove è più frequente il viceversa.
Ai tempi in cui nacque Guardiagrele (XI secolo), affacciandosi dal colle verso nord-est, si sarebbe chiaramente notata la vallata del fiume Dendalo che si perdeva verso il mare fiancheggiata inizialmente dal crinale della collina di San Martino sulla Marrucina a nord e da quello del Piano della Venna a sud. La vallata era tagliata trasversalmente da un tratto del Tratturo Magno, molto trafficato per quei tempi, che collegava i due crinali all’altezza della contrada Anello e dell’estremità del Piano della Venna.
La presenza del corso d’acqua rendeva il terreno piuttosto fertile ma le strade che lo circondavano rendevano il territorio estremamente insicuro perché soggetto alle incursioni di qualsiasi malintenzionato. Non era consigliabile abitarvi, né detenervi scorte alimentari. La destinazione prevalente era la coltivazione di ortaggi di cui resta ancora la denominazione dell’area chiamata Giardino. I contadini, molti dei quali residenti nel centro collinare, arrivavano sul posto e giorno per giorno portavano via gli ortaggi pronti. Un’area lussureggiante ma priva di fabbricati.
Le cose cambiarono con l’Unità d’Italia, sia perché diminuirono drasticamente le frequenti incursioni dei vari eserciti di passaggio, sia perché aumentò fortemente il controllo di polizia contro il fenomeno del brigantaggio. Iniziarono così i primi insediamenti residenziali che si concentrarono in un piccolo rilievo collocato al centro dell’area.
Quel nucleo iniziale si sviluppò gradualmente e agli inizi del XX secolo venne dotato di una chiesa intitolata al santo che poi diede il nome al villaggio. Perché fu scelto san Leonardo, un santo di cui pochi saprebbero correttamente dire qualcosa su vita e opere? E ciononostante il suo nome è ricorrente in Abruzzo e in molte altre parti d’Italia.
La prima domanda da porsi è: di quale Leonardo si tratta? I santi con questo nome si contano sulle dita di una mano e nessuno è molto più famoso degli altri da essere individuato con il solo nome. Però, se guardiamo la statua venerata nella chiesa vediamo che trattasi di un frate francescano e allora l’identificazione diventa sufficientemente precisa: stiamo parlando di san Leonardo da Porto Maurizio.
Questo santo ligure, vissuto a cavallo del 1700 e nativo della città chiamata oggi Imperia, venne canonizzato nel 1867, pochi anni prima dell’intitolazione della chiesa guardiese, ed è particolarmente ricordato per essere stato uno dei più ardenti fautori del dogma dell’Immacolata Concezione, uno degli ultimi, proclamato nel 1854. Fino agli inizi del 1900 era un santo molto popolare.
Trascinante predicatore, richiamava tutti alla devozione verso il Nome di Gesù, la vergine Maria e la Via Crucis. A proposito di quest’ultima devozione, si ricorda un particolare curioso. San Leonardo piantò una Croce davanti al Colosseo e dedicò l’edificio ai martiri cristiani. Questo fatto bloccò la spoliazione del fabbricato che i romani continuavano per ricavarne pietra da costruzione. Se attualmente possiamo ammirare il Colosseo per quello che ne è rimasto lo dobbiamo a san Leonardo da Porto Maurizio.
Anche se San Leonardo lo si festeggia la quarta domenica del mese di settembre, la Chiesa lo ricorda il 26 novembre.
Ultimo aggiornamento ( 21 Gennaio 2024)