Aldo Aimola, poeta dialettale guardiese di valore assoluto, nacque nella nostra città il 30 aprile 1938 e in essa stabilì la sua residenza fino alla morte avvenuta il 27 febbraio del 1998, quando non aveva ancora compiuto 60 anni.
Nel 1982 pubblicò una raccolta di sue opere dal titolo "Accante a lu foche", purtroppo mai ristampata e divenuta quasi introvabile. Una seconda raccolta, “N’atru jurne” fu pubblicata nel 2000 a cura del Comune di Guardiagrele che volle rendergli omaggio a due anni dalla scomparsa.
Chi l’ha conosciuto ha potuto apprezzare la sua sensibilità che sempre accompagnava ad una saldezza di principi che lo rendeva indisponibile al compromesso. Inutile provarci. Si veniva respinti con un calmo sorriso.
Da giovane cominciò a manifestare la sua arguzia con scritti e vignette in cui utilizzava il dialetto appreso e coltivato dall’infanzia. Tuttavia, quando maturò in lui la spinta verso una poesia più consapevole, si occorse che il dialetto continuava ad essere un potente mezzo espressivo rendendo evidente la staffetta ideale con Modesto Della Porta che ci lasciò a qualche mese di distanza dalla nascita di Aldo.
La critica ha visto nella sua opera la riscoperta della verginità del mondo ma forse non si trattava che di una riproposizione di valori antichi e immutevoli che tornano a brillare non appena si scosta la patina depositata dalla nostra indifferenza.
Ultimo aggiornamento ( 30 Aprile 2024)